Non basta avere una stufa o un camino di alta qualità, per riscaldare la propria abitazione, occorre infatti scegliere la legna giusta.

Come sapete il riscaldamento a legna è particolarmente sostenibile dal punto di vista ambientale perché:

  1. Usare legna locale permette di mantenere puliti i boschi e non crea disboscamento. La legna che viene lasciata marcire nei boschi sprigiona più CO2 di quella rilasciata in stufe e caminetti moderni. Il sistema boschivo in Italia è in crescita da decenni quasi raddoppiato negli ultimi 50 anni.
  2. La legna da ardere se procurata localmente ha bassissimi livelli di energia grigia cioè quel costo occulto che paga la collettività per il suo trasporto e produzione.
  3. L’essicazione, se avviene in maniera naturale, può essere realizzata all’aperto, basta evitare che la pioggia cada direttamente su di essa mettendo un riparo sopra la catasta.

 

Quindi nel privilegiare la legna che si trova nelle vicinanze della nostra stufa è giusto conoscerne le varie caratteristiche.
Prima è bene sapere che la legna appena tagliata può contenere sino al 75% di umidità, e non brucia bene nel camino o nella stufa: è prima necessario stagionarla (lasciare che si asciughi). Infatti, più sarà asciutta e migliore sarà la resa del calore. La legna è pronta per essere bruciata quando raggiunge il 15/20% di umidità (circa 18/24 mesi). Bruciare nel caminetto o nella stufa, legna fresca o non stagionata adeguatamente può creare dei residui nella canna fumaria, con difficoltà nella combustione e causare perfino un incendio nella canna fumaria stessa.
La tabella seguente mostra i tempi medi di essiccazione da rispettare per ottenere buona legna da ardere

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Prima della stagionatura, dovete conoscere le proprietà del legno. La durata della stagionatura dipende dal tipo di legno e, in caso di alberi non perenni, da quando viene eseguito il taglio. La linfa degli alberi decidui non scorre in inverno, e quindi tagliare questo tipo di essenze in inverno garantisce un contenuto di umidità già basso in partenza, accelerando il processo di stagionatura. Queste indicazioni valgono come regole generali, e conoscere il contenuto di umidità del legno è importante per valutare possibili eccezioni.

  • Essenze come la betulla, la robinia e l’acacia si asciugano poco con la stagionatura, in quanto hanno già un basso contenuto di umidità in partenza. D’altro canto, essenze come l’acero, il pioppo o il tiglio traggono beneficio dalla stagionatura, e molti altri legni hanno una stagionatura variabile.
  • E’ importante capire che la legna non ha bisogno di essere stagionata più a lungo del necessario, in quanto una stagionatura più lunga toglie potere calorico scomponendo i composti chimici alla base delle resine contenute nel legno, e quindi non è necessariamente vero che un tempo più lungo di stagionatura dia un risultato migliore.
  • Esistono strumenti per misurare il livello di umidità del legno, per una corretta valutazione dello stato di stagionatura. Un semplice igrometro (misuratore di umidità) ha un costo relativamente basso e andrebbe consigliato il suo acquisto ad ogni consumatore di legna da ardere.

Ad esempio, vediamo il potere calorico del faggio in rapporto all’umidità:

Anidro (0%)         4456 Kcal/Kg                             30% di umidità     2940 Kcal/Kg
15% di umidità     3700 Kcal/Kg                             50% di umidità     1930 Kcal/Kg

A grandi linee possiamo dire che dopo 24 mesi dal taglio il rendimento del combustibile sarebbe ottimale (la condizione anidro ovvero senza umidità è solo teorica ma non possibile) mentre dopo solo 12 mesi il rendimento stesso della legna sarebbe inferiore di circa il 20-25%.

Anche l’eventuale acquisto o vendita di legna da ardere andrebbe fatto a volume e non a peso. Chi tratta sul prezzo della legna al quintale  nella maggior parte dei casi otterrà solo un prodotto meno stagionato e quindi più pesante e con meno potere calorico.

Infine un breve riepilogo sui principali tipi di legna:

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Ribadiamo che la legna migliore è quella che abbiamo a portata di mano, che non necessita di trasporto e che permette il rispetto dell’ambiente ma ne dobbiamo conoscere le caratteristiche per sapere  ad esempio che dobbiamo fare un controllo e una pulizia più frequente della canna fumaria o che la stagionatura dovrà essere più lunga per ottimizzare il rendimento.